Con l’avanzare degli anni il volto subisce inevitabilmente un cambiamento: i profili si rilasciano, gli occhi si socchiudono e pian piano si infossano, il collo diventa testimone della nostra età attraverso un evidente cedimento cutaneo. Si perde la canonica bellezza della gioventù e guardarci allo specchio può spingerci alla ricerca di chirurghi eccellenti da contattare per ritrovare la freschezza perduta.
Nulla è controindicato quando si decide di ricorrere alla medicina e alla chirurgia estetica, se l’obbiettivo resta quello di andare a migliorare quelle parti graziose che già ci appartengono, ma che stanno cambiando, restando comunque lontani dall’ossessione della “perfezione”.
Il lifting facciale è un intervento che permette di ritrovare la freschezza di un viso senza alterarne l’aspetto, restituendo il tono cutaneo perso con il naturale processo di invecchiamento, con un dimagrimento eccessivo o con una troppo frequente e prolungata esposizione ai raggi solari. Le nuove tecniche di riposizionamento dei tessuti fanno sì che questo intervento sia diventato sempre meno invasivo, ma resta un intervento di alta chirurgia il cui scopo è il miglioramento dell’aspetto del viso, senza alterarne la fisionomia. L’azione del chirurgo non è più solo limitata alla pelle, come avveniva anni fa, ma arriva in profondità ottenendo un risultato più naturale e duraturo. Il risultato è più naturale in quanto agendo anche sul tessuto muscolare in modo corretto, attraverso vettori di trazione verticali, è possibile evitare un’eccessiva tensione sulla pelle evitando quei volti stirati e finti tipici di molti lifting del passato. I tessuti ed i muscoli del volto, che hanno ceduto, vengono riposizionati e, dove necessario, si procede con la rimozione del grasso e della cute in eccesso. Il grado di miglioramento varia da soggetto a soggetto ed è influenzato dalle condizioni fisiche della cute, dal grado del danno prodotto dalle radiazioni solari, dalle strutture ossee sottostanti e da una varietà di altri fattori. L’intervento di lifting diviene quindi personalizzato in funzione dell’area facciale che si vuole correggere maggiormente.
L’intervento viene eseguito in anestesia generale. Le incisioni vengono per lo più nascoste tra i capelli: partono dalle tempie, scendendo sul bordo anteriore dell’orecchio, risalgono dietro di esso e raggiungono in alto l’attaccatura dei capelli per poi tornare vicino alla nuca. I muscoli mimici vengono messi in tensione, si rimuove il grasso in eccesso e si asporta la pelle eccedente. L’intervento si chiude con una sutura molto accurata ed una medicazione modellante modicamente compressiva che viene rimossa il giorno successivo all’intervento (in genere è sufficiente un ricovero di una notte). L’aspetto del volto si normalizza nell’arco di due settimane, momento in cui gonfiore ed ecchimosi sono scomparsi ed è possibile la ripresa della normale attività sociale. I risultati ottenuti soddisfano sempre molto i pazienti anche perché, se l’intervento si è svolto correttamente, le cicatrici risultano essere quasi invisibili.
Per chi non vuole sottoporsi ad un intervento di chirurgia estetica impegnativo come il lifting, è possibile ricorrere al mini-lifting.
Il mini-lifting, infatti, è un intervento meno invasivo rispetto al lifting vero e proprio, in quanto si esegue solamente a livello del terzo medio del volto e/o del collo e, per tale ragione, può essere utile per risollevare e tonificare guance zigomi e collo. Il mini-lifting è generalmente consigliato a pazienti che hanno mantenuto una buona elasticità cutanea. Ai pazienti più giovani con rughe ed inestetismi del tempo poco marcati si consiglia di ricorrere invece a trattamenti di medicina estetica meno invasivi, come il filler e la tossina botulinica.
“La vera bellezza di un volto risiede nella sua naturalezza”, così afferma il Dr. Luca Spaziante, chirurgo plastico, esperto in medicina estetica. Da questo concetto deve nascere la ricerca di un professionista eccellente che sappia valutare il singolo caso impedendo di cadere nella trappola di chi vorrebbe assomigliare ad attrici o soubrette o rispecchiare l’ideale del proprio partner, perdendo di vista i propri reali margini di miglioramento col rischio di cancellare la propria individualità. L’esagerazione non è facilmente accettabile all’occhio di chi la osserva perciò è bene ispirarsi unicamente alla “propria” bellezza per poterla davvero migliorare.
Oscar Wilde diceva che “Il volto di un uomo è la sua autobiografia. Il volto di una donna è la sua opera di fantasia”. Il volto trattato da un bravo chirurgo plastico deve essere la sua opera d’arte.